giovedì 8 novembre 2012

Adesione invito di Cittadinanzattiva

La Banca del Tempo di Corviale
 aderisce  all'invito del Presidente Regionale di Cittadinanzattiva per la manifestazione organizzata sabato prossimo 10 novembre che si svolgerà in Largo Goldoni dalle 15 alle 19.    Invitiamo tutti voi a partecipare numerosi  per far sentire la nostra voce.
 
 
TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, DIRITTI

NON E’ TROPPO TARDI PER CAMBIARE

 

La situazione del Paese è particolarmente critica, si dice che non ci sono risorse economiche disponibili, e così i servizi alla popolazione vengono tagliati, si privatizzano beni comuni di proprietà pubblica, si comprimono diritti fondamentali.

Tutto questo  senza ascoltare la voce dei cittadini, i quali, anche riuniti in associazioni e comitati, cercano spazi di intervento, controllo e verifica delle scelte politiche e delle procedure amministrative, chiedono di partecipare alla cosa pubblica e ai relativi processi decisionali, che esigono la trasparenza effettiva degli atti politici e amministrativi.

Cattiva fede, disonestà, incompetenza, illegalità diffusa nella classe politica e in parte della popolazione costituiscono una miscela pericolosissima che possiamo neutralizzare solo con un processo di cambiamento culturale.

Noi cittadini crediamo infatti che le risorse pubbliche ci siano e che siano in realtà disperse in rivoli di sprechi, privilegi, cattiva amministrazione, ruberie, furbizie, illegalità, destinazioni improprie, evasione fiscale, o che non siano pienamente utilizzate per  assoluta incapacità, come accade spesso nel caso dei finanziamenti europei.

Non vogliamo credere che il sistema sia incancrenito al punto da non consentire cambiamenti anche radicali nel rapporto tra politica e amministrazione da un lato e cittadinanza dall’altro. Pensiamo invece che sia giunto il momento di fare scelte coraggiose, di rivendicare il nostro diritto a partecipare compiutamente alle decisioni che ci riguardano, di dire la nostra e di essere ascoltati, di esigere che siano rispettate e potenziate le norme che impongono o semplicemente favoriscono la partecipazione e garantiscono il controllo e la trasparenza.

Non accettiamo più apparati ipertrofici autoreferenziali che servono alla perpetuazione di questo sistema che ci ha portati alla situazione attuale. La proliferazione di norme contraddittorie e confuse che lasciano troppi margini alle interpretazioni e all’incertezza e non consentono di intervenire sui veri problemi rappresenta una degli strumenti per mantenere lo status quo

Crediamo che occorra un vero rinnovamento della classe dirigente che introduca nuovi comportamenti e nuove idee, con regole di accesso che consentano a persone oneste, competenti e orientate all’interesse della collettività, che rendano conto ai cittadini e non a gruppi di potere più o meno occulti di quello che fa e di come lo fa.

Chiediamo si definiscano insieme le priorità di investimenti per orientarli verso ciò che serve davvero ai cittadini, senza sprechi in opere faraoniche e devastanti, perché abbiamo bisogno di manutenzione della città e dell’etica, di buona amministrazione e buoni servizi.

Vogliamo prendere parte fin dall’inizio ai processi decisionali, in applicazione del principio di sussidiarietà come previsto dalla Costituzione, per poterli influenzare in modo efficace nell’interesse collettivo, esercitando il nostro potere di cittadini competenti, desiderosi di essere parte di un processo veramente democratico. Questo anche sulla base di quanto previsto dalle “Linee guida per la partecipazione del Terzo Settore alle determinazioni delle politiche pubbliche a livello locale” emanate dall'Agenzia del Terzo settore ed ora trasferite al Ministero del Welfare.

Partecipare significa anche rapporto costruttivo con le istituzioni su nuove basi, che però devono essere rappresentate da persone specchiate e responsabili.

Significa anche verificare mettendo in evidenza incapacità e inadeguatezza delle amministrazioni, portandole a conoscenza di tutti i cittadini: in questo momento questo ci è impedito nel Lazio dall’occupazione della Regione da parte di una maggioranza dimissionaria che non vuole mollare il potere e la possibilità di distribuire risorse pubbliche secondo logiche tutt’altro che trasparenti in mancanza di un vero controllo.

Come prima cosa, come precondizione per la creazione di un sistema credibile di relazioni tra cittadinanza e istituzioni chiediamo perciò immediate elezioni del consiglio regionale e la sospensione della produzione di delibere di spesa non verificate.

Trasparenza e partecipazione vere ci possono consentire di esercitare la nostra azione di controllo civico, di monitoraggio diretto dell’amministrazione della cosa pubblica, della regolarità dei processi, del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, siano esse ambiente, denaro o servizi.

I cittadini attivi devono essere sempre di più e sempre più preparati e competenti: chiediamo ai cittadini di Roma e del Lazio di partecipare alle attività delle diverse associazioni a seconda dei propri interessi e della propria sensibilità, di mettere a disposizione un po’ di tempo e di passione per migliorare ciò che ci sta intorno e costruire una società più giusta ed equilibrata che rispetti i diritti e la dignità di tutti.

Vogliamo infine che i cittadini possano essere messi in grado di scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni attraverso meccanismi trasparenti e di potersi confrontare con essi su temi fondamentali per uno sviluppo sostenibile. e chiediamo:

-       servizi efficienti e organizzati sulla base della vita e dei bisogni reali dei cittadini espressi attraverso processi di ascolto e condivisione (trasporti, rifiuti, sanità, assistenza, etc)

-       arresto del consumo del territorio e sviluppo di piani di tutela; stop ai piani di espansione e di cementificazione selvaggia della città e riqualificazione dell’esistente

-       riutilizzo e riqualificazione partecipata degli spazi abbandonati (aziende dismesse, caserme, etc) e arresto della svendita delle proprietà pubbliche

-       piani strategici di mobilità sostenibile

-       semplificazione e riorganizzazione delle norme per avere certezza di diritti e doveri di tutti

-       tutela e gestione equilibrata e partecipata dei beni comuni

-       tutela e valorizzazione equilibrata dei beni architettonici, storici e archeologici

-       potenziamento e applicazione delle procedure che favoriscono partecipazione e trasparenza

 

Sabato 10 novembre saremo in largo Goldoni dalle 15 alle 19 per incontrare i cittadini, ascoltare insieme le loro storie di difficile vita quotidiana, di diritti compressi e di servizi tagliati, di abbandono e disinteresse da parte delle amministrazioni, ma anche per raccontare quanto di buono esiste nella nostra società, quante realtà sono presenti tutti i giorni nei campi più diversi per costruire una nuova cultura di solidarietà, sussidiarietà, partecipazione e responsabilità verso tutto ciò che ci circonda.

Porteremo dati e fatti, idee e storie per crescere la consapevolezza che una società diversa è possibile se ci mettiamo subito a costruirla insieme.

Sarà l’inizio di un nuovo percorso che la società civile vuole costruire insieme dando continuità ad esso, alimentando una rete capillare di competenze e partecipazione, creando un crescente livello di consapevolezza tra i cittadini, organizzandosi per controllare sempre meglio e in modo più efficace ed incisivo le azioni del governo locale e della pubblica amministrazione, partecipando in modo responsabile alla scelte che ci coinvolgono

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